NICK CAVE - BIOGRAFIA
Le origini: The Boys Next Door & The Birthday Party
Nicholas Edward Cave nasce a Warracknabeal, in Australia, il 22 Settembre 1957.
Sua madre era una bibliotecaria di nome Dawn, suo padre un insegnante d’inglese e letteratura di nome Colin, egli sarà una figura determinante nella sua vita.
Nick ha avuto i primi approcci con il canto nei cori della scuola di Wangaratta, città dove i Cave si trasferirono, e nel coro della “Caulfield Boys Grammar” a Melbourne ed è proprio lì che avviene il suo primo incontro con Mick Harvey.
Dopo soli due anni di frequentazione della “Art School”, Nick lascia gli studi e mette su, proprio insieme al suo amico Mick, polistrumentista che lo accompagnerà sino ad oggi, una band: i The Boys Next Door. Siamo nel 1973 ed in breve tempo i The Boys Next Door diventano noti in Australia, dove tengono centinaia di concerti.
Membri della band, oltre Nick e Mick Harvey, sono Tracy Pew e Phil Calvert, e nel 1978 si unirà a loro Rowland S. Howard. Il loro stile è evidentemente orientato al punk, influenzato dalle sonorità che arrivano da oltreoceano.
La band, prima di sciogliersi, riesce anche nell’impresa di pubblicare un disco: Door, Door preceduto dal singolo These Boots Are Made For Walking.
Come detto, però, per la band erano pronti dei forti cambiamenti.
La formazione cambiò il proprio nome in The Birthday Party, si spostarono, nel 1980, da Melbourne a Londra e la loro musica si evolvette dall’acerbo punk iniziale verso sonorità più mature che strizzano l’occhio al blues, alla crudezza di un punk più ragionato e a suoni claustrofobici.
Sul palco l’impatto è notevole, Nick si lascia spesso trascinare dalla potenza e dall’energia della loro musica mettendo in scena delle vere e proprie opere teatrali, caratterizzate da urla, provocazioni, stage-diving, tutte cose che permetteranno alla band di esser notata in tutto il Regno Unito.
Dopo aver pubblicato molti album ed aver riscosso molti successi, la band si sfalda. Nick e Rowland S. Howard non riescono più a lavorare assieme e il gruppo, corroso dalle droghe, si scioglie nel 1983.
La Nascita dei "The Bad Seeds"
Musa dei primi anni di carriera di Nick è Anita Lane. I due si conobbero da ragazzi, nel 1976, e fu amore a prima vista. Il loro rapporto sarà molto altalenante nel tempo, tra litigi vari… Nick tornerà spesso da lei vedendola come una sorta di àncora di salvezza.
La loro Storia finirà nel 1984, ma i due in seguito continueranno a collaborare per diversi lavori.
Dalle ceneri dei ‘Birthday Party’, Nick Cave e Mick Harvey formeranno i The Bad Seeds.
Il gruppo, in particolar modo per i primi anni, avrà pochi elementi fissi, fatta eccezione per il fondamentale chitarrista-rumorista Blixa Bargeld, leader della band d’avanguardia tedesca ‘Einsturzende Neubauten’ che resterà elemento fisso del gruppo per i successivi 20 anni.
Il primo disco di marca “Nick Cave & The Bad Seeds” arriva, sin da subito, nel 1984. Il titolo dell’album è From Her To Eternity.
Il lavoro contiene tracce molto tirate che si contraddistinguono per la loro naturalezza. L’impatto di Blixa in questo disco è notevole, il suono unico della sua chitarra si amalgama alla perfezione con il resto dei Bad Seeds e, sopratutto, con la voce di Nick…ora gutturale, ora sommessa come in un’invocazione angosciata.
Il brano che più illumina il disco è la title-track, che, anni dopo, permetterà alla band un’apparizione nel film di Wim Wenders “Il Cielo Sopra Berlino” assieme alla successiva The Carny.
Sulla stessa falsariga è il seguente The Firstborn Is Dead. Sicuramente i toni di questo lavoro sono molto più influenzati dal blues degli stati del sud degli states.
Da lì alcuni brani come il rifacimento della celeberrima Tupelo, ripresa e riadattata da un vecchio brano di John Lee Hooker e una bellissima ed intima versione di In The Ghetto presa a prestito da Elvis, intrisa di duende. La sbiascicata Knockin’ On Joe, invece, mette in evidenza tutte le qualità vocali e compositive di Nick.
Il 1986 è anno proficuo, vengono pubblicati due album. Il primo, Kicking Against The Pricks, è una raccolta di 14 vecchi brani che hanno influenzato il gruppo nel proprio percorso musicale.
Un omaggio caratterizzato da stravolgimenti totali dei brani sino a renderli quasi irriconoscibili. Your Funeral My Trial, pubblicato lo stesso anno, è un disco molto oscuro, segnato dalla forte dipendenza di cave dall’eroina.
Nonostante ciò l’album presenta alcune perle come la morbosa title-track e la “filastrocchesca” The Carny.
In seguito a Your Funeral My Trial i Bad Seeds ed il loro leader si prendono una pausa alla ricerca di una disintossicazione tanto importante quanto difficile.
Riuscirà il nuovo Nick ad essere all’altezza della sua controparte tossica, turbolenta ed ispirata? Quello che viene fuori, nel 1988, è Tender Prey, uno dei dischi più belli mai scritti dal cantautore australiano, un album sempre in bilico tra lucidità e follia, sacro e profano, grinta e pacatezza.
Il disco è costellato di brani struggenti, come la commovente Watching Alice o l’eterea Mercy, brano il cui testo è ispirato al calvario di San Giovanni Battista.
Il capolavoro di questo disco è senza dubbio The Mercy Seat, il brano è caratterizzato da un crescendo da brividi durante il quale, un condannato a morte, esprime le sue sensazioni e le sue paure verso quella che sarà la sua fine.
Poco dopo la pubblicazione di Tender Prey, Nick decise di andare in Brasile, lì avviene l’incontro con Viviane Carneiro, con la quale avrà un bambino di nome Luke.
Da The Good Son a The Boatman's Call
Degli anni passati in sud america vi è testimonianza in The Good Son, album contenitore di alcuni aspetti tipici della musica tradizionale brasiliana.
Melodia e malinconia riecheggiano in questo disco dove, brani lenti e armoniosi – come The Weeping Song (famoso duetto con Blixa), The Ship Song e Lucy – sono i maggiori spunti di uno dei dischi più amati dalla critica.
Il cambiamento, senza mai restare sotto i subdoli giochi di mercato, è una delle caratteristiche predominanti sia del Nick Cave uomo sia del musicista, ed in Henry’s Dream i toni tornano ad essere duri e la musica lascia molto più spazio del consueto a chitarre distorte ed ossessionate.
Papa Won’t Leave You Henry, Jack The Ripper e Brother, My Cup is Empty sono brani che tengono, al solito, i lavori di cave su uno standard qualitativo molto alto.
Dopo la pubblicazione di un intermezzo live – Live Seeds – nel 1992, il seguito arriva due anni dopo con l’uscita dell’album Let Love In. Questo lavoro sembrerebbe essere il prologo di una sorta di trilogia comprendente i successivi Murder Ballads (1996) e The Boatman’s Call (1998).
Con ‘Let Love In’, come da titolo, Nick lascia entrare l’amore e lo fa in modo genuino. Questo è un disco contraddistinto dalla delusione, testi amari e tristi, malinconici ed apocalittici. L’amore arriva, come nella title-track o in Do You Love Me?, ma fa danno.
Murder Ballads è il passaggio seguente, ciò che di solito arriva dopo: la rabbia. Nonostante sia perfettamente mascherato dallo stile ‘concept’, Murder Ballads sembra quasi lo sfogo di un vecchio rancore covato dentro per lungo tempo.
Le donne, in questo disco, rappresentano il male, il dolore…che sfocia, poi, nell’odio; come nei duetti con P.j. Harvey in henry Lee e con Kylie Minogue in Where The Wild Roses Grow e lo stesso accade in quasi tutti i restanti brani del disco.
La fine di questa trilogia sembrerebbe essere The Boatman’s Call.
Prendendo in esame quest’album, sia per quanto riguarda la musica che per ciò che concerne le liriche, viene quasi da pensare alla classica “quiete dopo la tempesta” … ed è pressappoco così.
Il titolo di uno dei brani più rappresentativi del disco sembra, a tal punto, eloquente: Are You The One That I’ve Been Waiting For? Musicalmente molto è cambiato, prerogativa del disco è la serenità dei suoni aiutata anche dall’arrivo di un nuovo Bad Seed, Warren Ellis e le magiche note del suo violino.
Il disco, emotivamente molto forte, vede i suoi picchi maggiori nelle struggenti note di Idiot Prayer e Where Do We Go Now But Nowhere? o nel classico Into My Arms.
Da notare come il brano West Country Girl fosse dedicato a P.j. Harvey con cui Nick ebbe una relazione.
No More Shall We Part e la fuoriuscita di Blixa
Nel 1999 Nick sposa la ex modella e attrice Susie Bick da cui avrà due gemelli: Arthur ed Earl.
Ogni disco di Nick Cave sembra avere sempre un significato ben preciso ed una direzione decisa, No More Shall We Part, del 2001, è il disco della “redenzione”.
Tematiche inerenti alla fede ed alla religione si rincorrono lungo tutto l’arco del disco, dove Nick si rapporta, spesso con tono critico, ad un severo Dio non ben definito.
Musicalmente, Nick, è accusato di aver pubblicato un album forse un po’ troppo manieristico, ma il tono del disco resta molto coerente a se stesso: suoni molto dilatati, atmosfere malinconiche – come quelle del singolo As I Sat Sadly By Her Side – che, di tanto in tanto, sfociano in isteriche reazioni come nei finali di Oh My Lord o di 15 ft. Of Pure White Snow.
Nel 2003 è la volta di Nocturama, la cui caratteristica “principale” è che si tratta dell’ultimo disco che vedrà la presenza di Blixa Bargeld in seno ai Bad Seeds dopo venti anni di carriera.
Il chitarrista tedesco motiverà tale decisione adducendo al suo voler esplorare nuovi territori artistici e lascerà la band nel marzo dello stesso anno, senza rancori di nessun tipo verso nick e la band.
Nocturama è, verrebbe da dire “di conseguenza”, un disco di transizione, registrato in pochi giorni, ha il merito di tornare a toccare la sfrontatezza dei primi lavori di Nick, ma – al tempo stesso – soffre per la mancanza d’originalità e di quel tormento d’animo che tanto avevano caratterizzato i suoi primi lavori.
Nonostante ciò, nel disco, alcuni brani risultano comunque di notevole spessore, come Rock Of Gibraltar o la lunghissima Babe, I’m on fire.
Dopo la dipartita di Blixa, la band si assesta anche con una sorta di “avanzamento di grado” del violinista Warren Ellis, le cui qualità ed il cui carisma sono spesso in risalto.
Nel 2004 è dato alle stampe il primo disco doppio della carriera di Cave, trattasi di Abattoir Blues & The Lyre OF Orpheus.
In questo disco è praticamente impossibile non notare l’introduzione di un coro gospel presente in maniera massiccia in entrambi i lavori.
Il primo è caratterizzato da atmosfere forti ed adrenaliniche, il secondo è contraddistinto da toni quieti e riflessivi.
Il doppio album è molto ben riuscito e vario, dall’ottimo pop di Breathless, alla cupa Hiding All Away passando alle struggenti ed illuminate Easy Money e Spell.
Dopo il calo di tensione di Nocturama Nick Cave torna a vette che gli competono, ritrovando l’ispirazione da lui tanto (de)cantata in There She Goes, My Beautiful World, il suo mondo è sicuramente diventato più bello, ma non per questo privo delle intuizioni che l’hanno reso uno degli artisti più stimati degli ultimi 20 anni.
Il 2005 è l’anno di una raccolta di tre dischi titolata B-Sides & Rarities che raccoglie tutto il materiale inedito composto dalla band in più di vent’anni di carriera.
Nascono i Grinderman, esce Dig Lazarus Dig!!!
Di parentesi tra questa raccolta ed il successivo disco dei Bad Seeds ce ne saranno ben tre.
Nei primi mesi del 2006 vede la luce The Proposition, film scritto da Nick stesso e diretto dal suo amico John Hillcoat. Un film “che si delinea come un’alternanza di momenti di intensa violenza, seguiti da momenti di grande desolazione e nostalgia; un po’ come ciò che esprime il deserto australiano”, stando alle parole di Cave stesso che, con Warren Ellis, è autore anche della colonna sonora.
Nel 2007, come una sorta di strappo da quel che è la loro carriera con il gruppo, Nick e tre Bad Seeds mettono su un progetto parallelo, più immediato e meno impegnato: Grinderman, nome della band che sarà anche il titolo del loro primo album, pubblicato nel Marzo 2007.
Al disco segue un tour che arriva sino agli Stati Uniti, dove, in un concerto tenutosi a San Francisco, si è unito a loro Blixa Bargeld per un intenso rifacimento del famoso duetto in The Weeping Song.
A fine anno, sempre con la collaborazione di Warren Ellis, Nick scrive la colonna sonora del film The assassination of Jesse James by the coward Robert Ford, film diretto da Andrew Dominik e interpretato da Brad Pitt, in cui Cave recita una piccola parte da cantastorie.
Nei primi mesi del 2008 viene pubblicato Dig, Lazarus, Dig!!!.
Il disco, preceduto dall’accattivanete ed orecchiabile singolo omonimo, risente abbastanza dell’influenza del side-project Grinderman, ma risulta anche molto più omogeneo rispetto ai lavori passati dei Bad Seeds stessi.
Molti brani dell’album sono stati “scritti con le tastiere giocattolo di mio figlio”, come ha dichiarato lo stesso Nick, ed effettivamente le tastiere sono spesso presenti, coaudivate dal “terrorismo sonoro” di Ellis che, con una sfilza di strumenti che vanno dal mandolino elettrico alla ‘tenor guitar’, rendono molti brani del disco piacevolmente affilati, come Midnight Man o Lie Down Here & Be My Girl.
Non manca qualche piacevole rallentamento, anche se – né in Jesus Of The Moon né in Hold On To Yourself – Nick ritorna a sedersi al piano, strumento, a quanto pare, temporaneamente accantonato.
Mick Harvey lascia la band, esce Grinderman 2
Alla fine del tour di Dig, Lazarus, Dig!!!, nel Gennaio 2009 arriva una notizia shock per i Bad Seeds: Mick Harvey annuncia l’abbandono della band. Causato da attriti con Nick stesso, l’abbandono della band da parte di Mick è sicuramente una perdita notevole, sotto numerosi punti di vista.
Nonostante ciò, i Bad Seeds vanno avanti, presentandosi in tour, in estate, con Ed Kuepper a rimpiazzare Mick alla chitarra, mentre Nick Cave continua nei suoi numerosi progetti.
Progetti che, a fine 2009, portano alla pubblicazione di White Lunar e del tanto atteso secondo romanzo di Nick: la Morte di Bunny Munro, libro seguito da un mini-tour nei teatri, dove Nick Cave, accompagnato da Warren Ellis e Martyn P. Casey si divide tra readings del libro ed esecuzioni dei brani dei Bad Seeds.
All’inizio del 2010 viene pubblicata la colonna sonora di The Road, curata da Nick con Warren Ellis, ma il 2010 è l’anno dei Grinderman, che arrivano a Settembre col loro secondo lavoro chiamato semplicemente Grinderman 2, seguito da un tour mondiale che arriva in italia per due date. L’album è molto più curato rispetto al primo, il suono rimane ruvido, ma più profondo e ricercato.